Alla scoperta di cinque piante che ti sorprenderanno!
di Ugo Cirilli
Come gli animali, anche le piante sono il frutto di una grande varietà di processi di adattamento agli habitat più diversi. Per questo il mondo vegetale è un trionfo di forme e colori che non smettono di sorprendere. In un articolo precedente abbiamo già parlato di specie davvero particolari; scopriamone altre!
Aro gigante
Il nome preannuncia la sua caratteristica distintiva: l’Aro gigante è la pianta con l’infiorescenza più alta al mondo. L’Amorphophallus titanum, questa la denominazione scientifica, produce uno spadice, cioè una struttura simile a quella della calla… ma in versione enorme: raggiunge i 3 m. Questa fioritura, l’unica parte della pianta che emerge dalla terra, può superare i 70 kg di peso. Altra particolarità dell’Aro, endemico dell’isola di Sumatra, è il pessimo odore: serve ad attirare le mosche che lo impollineranno. Una caratteristica che condivide con la Rafflesia arnoldii, il fiore dal diametro più grande, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente.
Pecteilis radiata
Il mondo delle orchidee è ricco di specie dalla bellezza sorprendente, come ben sanno i tanti appassionati. La Pecteilis radiata o Habenaria radiata, però, riesce sicuramente a spiccare: i suoi fiori sono davvero insoliti e affascinanti. Sembrano eleganti sagome bianche di uccelli in volo, stilizzate dalla mano di un artista raffinato. Per questo viene anche chiamata “orchidea airone”. Di origini orientali, può essere coltivata in vaso anche alle nostre latitudini con le giuste cure. Se si riesce a portare la pianta alla fioritura, l’effetto sorpresa è garantito!
Stenocereus eruca
Non siamo abituati a considerare le piante esseri che si muovono, a meno che non sia il vento ad agitare le loro fronde o si tratti di specie carnivore. Sorprenderà scoprire che esiste un cactus, lo Stenocereus eruca, capace di spostarsi. Originario delle aree desertiche del Messico e della Bassa California, è detto “biscia del deserto” per questa particolarità. Crescendo, i suoi rami si adagiano sul terreno. In caso di siccità prolungata, il cactus arriva a tagliarsi da solo parte delle radici e ad emetterne di nuove dai rami a terra. Questi riescono così a separarsi dalla pianta madre, spostandosi gradualmente in cerca di acqua. Nell’habitat d’origine è possibile osservare i solchi lasciati da tale movimento; sembrano quasi le tracce di un serpente, animale che i rami ricordano vagamente.
Mimosa pudica
Non si sposta come lo Stenocereus eruca, ma la Mimosa pudica è comunque capace di movimento autonomo. Questa pianta dai decorativi fiori color malva cresce bene anche nel nostro clima mediterraneo, pur essendo originaria dell’America latina e centrale e dei Caraibi. È nota anche come “Sensitiva” per una caratteristica insolita: le sue piccole foglie, disposte a gruppetti di 12-25 paia, si chiudono quando vengono toccate. Si tratta di un meccanismo difensivo, che la pianta aziona anche in circostanze di forte vento o nelle ore più calde, quando occorre limitare la perdita di liquidi.
Passiflora
Il fiore della Passiflora è sicuramente uno dei più particolari. Questa pianta rampicante, originaria di America, Asia e Australia, deve il suo nome proprio all’aspetto della fioritura. Il “Fiore della Passione” è chiamato così con riferimento alla Passione di Gesù, perché i petali sottili (bianchi e azzurri nella specie più comune) sono associati alla corona di spine, i tre stili ai chiodi della croce, gli stami al martello. Oltre che per la profonda connotazione simbolica, i fiori colpiscono per la bellezza. Si tratta di una pianta che tende a espandersi molto e può regalare fioriture davvero appariscenti. Necessita di un sostegno sul quale arrampicarsi e, naturalmente, di spazi adeguati, in una posizione di pieno o mezzo sole.