Curiosità sulla stagione estiva
di Ugo Cirilli
Sole, mare, vacanze… con questo articolo non ci vogliamo fermare ai soliti luoghi comuni legati all’estate. Scopriremo insieme alcune curiosità legate alla stagione!
Il vero inizio dell’estate per la meteorologia
Convenzionalmente l’estate arriva con il 21 giugno, il giorno del solstizio. In quella data si raggiunge il maggior numero di ore di luce di tutto l’anno. I meteorologi si basano invece sull’andamento annuale delle temperature; considerando tale aspetto, l’estate ha inizio già il 1° giugno. Da questo punto di vista, possiamo iniziare a festeggiare l’arrivo della bella stagione con un po’ di anticipo!
Estati più calde negli ultimi 40 anni
La temperatura estiva media in Italia è aumentata di circa tre gradi dagli anni ’70 a oggi. Tra le estati più torride troviamo ad esempio quelle del 2003, del 2015 e del 2019. La prima detiene il record degli ultimi 40 anni e, secondo alcune fonti, potrebbe essere la più calda mai registrata dal 1300. Questo fenomeno suscita preoccupazione poiché è legato al global warming, l’aumento delle temperature globali causato soprattutto dalle attività umane. Tra queste, la deforestazione e l’utilizzo eccessivo di combustibili fossili.
Perché l’estate è la stagione più calda?
L’estate è il periodo più caldo perché la Terra e il Sole si avvicinano di più, rispetto al resto dell’anno? Non è così, anzi: a luglio raggiungono la massima distanza. Il fattore chiave è l’inclinazione dell’asse terrestre, che permette ai raggi solari di arrivare sul Pianeta in maniera più diretta innalzando le temperature.
Caldo e abilità mentali
Le forti ondate di caldo estivo possono avere un impatto negativo sulle nostre capacità mentali. Questo dato è emerso, ad esempio, da uno studio dell’Università di Harvard in un periodo afoso dell’estate 2016 (temperature tra i 28 e i 33 gradi). Alcuni studenti che la notte riposavano in dormitori più freschi hanno compiuto performance migliori degli altri, durante test di aritmetica e riconoscimento visivo. Ricerche precedenti hanno riscontrato un calo dell’efficienza lavorativa e della produttività quando le temperature iniziano a superare i 23-24°. Sembra che questi fenomeni siano dovuti al fatto che l’organismo, reagendo al forte caldo, impiega molto glucosio per regolare la temperatura interna. Proprio il glucosio è anche il “carburante” utilizzato dal cervello per i suoi processi. Così, le abilità di ragionamento e l’efficienza potrebbero diminuire durante le ondate di calore.
Estate e umore
C’è un legame tra la stagione estiva e l’umore: l’esposizione ai raggi solari incrementa nell’organismo il rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore che induce sensazioni di benessere. Non occorrono lunghi “bagni di sole”: ricordiamoci soprattutto di esporci con le opportune protezioni, anche tenendo conto del nostro fototipo.
Alcuni scienziati hanno ipotizzato che in estate aumenti il rischio di reati, a causa delle oscillazioni ormonali legate al caldo che renderebbero le persone più aggressive. La regolazione della temperatura corporea porta infatti a un incremento dell’adrenalina e del testosterone. Il legame tra questi fenomeni e i reati non è stato però provato. Possiamo quindi focalizzarci sul lato positivo della bella stagione!
Questo articolo è un testo puramente informativo e non rappresenta in nessun modo prescrizioni o consigli medici.