Ferrara e dintorni
di Virginia Torriani
Antiche mura e palazzi, tesori medievali e rinascimentali, ma anche parchi e giardini. Ferrara, elegante cittadina in Emilia-Romagna, offre numerosi punti di interesse tanto da essere stata riconosciuta nel 1995 sito Patrimonio dell’Umanità Unesco, citato come “un eccezionale esempio di pianificazione urbana del periodo rinascimentale”.
Conosciuta anche come “Città delle biciclette”, Ferrara vanta un’atmosfera rilassata e un centro storico a misura d’uomo.
Una visita alla città non può non iniziare che dal suo monumento più celebre, il Castello Estense, la cui prima pietra venne posata il 29 settembre del 1385 dal Marchese Nicolò II d’Este. Nel corso dei secoli questa imponente fortezza ha svolto diversi ruoli: dapprima è stata sede delle milizie estensi poi si è trasformata in residenza nobiliare, all’interno della quale si svolgeva la vita della corte Estense. Ancora oggi, al piano superiore della struttura, è possibile visitare e scoprire la quotidianità della nobiltà dell’epoca.
Altro simbolo cittadino è il Palazzo dei Diamanti, sede di mostre temporanee e della Pinacoteca di Ferrara. Il Palazzo deve il suo nome agli 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa che formano la sua struttura esterna. La composizione venne progettata nel 1493 da Biagio Rossetti per creare insolite prospettive ed effetti di luce e fu l’opera centrale della cosiddetta “Addizione Erculea”, cioè l’allargamento della città voluto da Ercole d’Este. Fino al 1492 Ferrara era infatti una città a impianto medievale, fatto di stradine piccole e tortuose, chiusa nel perimetro del Po e del Canale della Giovecca. Ercole d’Este decise di ingrandirla con una straordinaria opera urbanistica: il raddoppio della città ispirato a principi razionali, che rese Ferrara la prima città moderna europea. Il cuore dell’Addizione era Corso Ercole d’Este, che parte alle spalle del Castello Estense. Interamente pedonalizzato e quasi privo di esercizi commerciali, mantiene ancora oggi intatta la struttura rinascimentale con palazzi dalle belle facciate, portoni e finestre decorate. Il punto più importante è il cosiddetto “Quadrivio degli Angeli” in cui si incontrano Palazzo dei Diamanti, il Palazzo Turchi di Bagno e il Palazzo Prosperi-Sacrati. Il corso finisce in una bella zona verde a ridosso delle antiche mura cittadine.
Risale invece al 1835 Palazzo Schifanoia, fatto costruire da Alberto V d’Este come luogo di ozio in cui schivar la noia. Fu però Borso d’Este a dare al palazzo il tocco che oggi lo rende famoso: investito del titolo duca di Ferrara da papa Paolo II, decise di festeggiare il suo potere con un salone ducale decorato con un eccezionale ciclo di affreschi, il Salone dei Mesi, il più grande ciclo rinascimentale di affreschi pagani in cui, più o meno allegoricamente, si celebra il buon governo del duca attraverso la mitologia e l’astrologia.
Il Duomo cittadino si trova nella piazza principale, Piazza delle Erbe, ed è dedicato a San Giorgio. La Cattedrale vanta una facciata in marmo bianco con un bellissimo portico: nella parte inferiore, sul portale centrale è raffigurato San Giorgio che uccide il drago, mentre la parte superiore del protiro è formata da una loggia in cui, su tre registri, viene sviluppato il tema del Giudizio Universale, con le anime che escono dalle tombe e vengono giudicate da San Giovanni Battista, che le indirizza verso il Paradiso o verso l’Inferno. L’interno della Cattedrale invece è a tre navate ed è stato interamente rifatto in stile barocco dopo un incendio devastante nel XVII secolo.
Piazza delle Erbe, ribattezzata nel 1919 piazza Trento e Trieste, è il punto di riferimento del passeggio nel centro storico. Da due secoli luogo deputato al mercato di frutta e verdura, in piazza si concentrano tutti i simboli del potere che ha governato Ferrara nei secoli: oltre al Duomo, il Palazzo della Ragione, la Loggia dei Merciai dove avevano bottega i mercanti di stoffe e lana, il campanile incompiuto attribuito a Leon Battista Alberti.
Imperdibile una passeggiata lungo via delle Volte, una strada acciottolata di 2 km che attraversa Ferrara: prima che il corso del Po venisse deviato, questa bella via medievale svolgeva una funzione commerciale. Vi si trovavano le case dei commercianti che trafficavano con il resto d’Italia attraverso il fiume. Le volte, i passaggi ad arco ancora oggi visibili, permettevano di arrivare rapidamente ai magazzini sul fiume senza dover percorrere tutta la strada.
Addentrandosi poi nei dintorni della città è possibile scoprire la ricchezza della valle del Delta del Po, raggiungendo Comacchio, importante oasi naturale e meta imprescindibile per gli amanti del birdwatching.