I bulbi: come coltivarli per una bellissima fioritura
di Ugo Cirilli
Quando si avvicina la primavera, sentiamo più forte e vicino un desiderio di rinascita, sole, bellezza. Una sensazione rappresentata perfettamente dalla natura che torna ad accendersi di colori vivaci.
Si inizia a pensare ai fiori che impreziosiranno giardini, balconi e altri spazi domestici. Alcuni dei più affascinanti nascono dai bulbi; vediamo qualche consiglio per la loro coltivazione.
Innanzitutto dobbiamo conoscere la pianta in questione: il periodo in cui interrare i bulbi dipende dalla specie. Se fiorisce a primavera, il suo bulbo potrà essere interrato in un periodo che va da settembre-ottobre alla fine di dicembre. È il caso ad esempio dei giacinti e dei narcisi. Alcuni bulbi, come i tulipani, possono essere piantati a gennaio.
Vari anche quelli da interrare a primavera per godere di una splendida fioritura estiva: ad esempio i gigli, i gladioli, le begonie e le dalie. E d’estate? Possiamo dire che “i giochi sono fatti”? In realtà, anche in questa stagione possiamo sfruttare il nostro pollice verde e interrare i bulbi che fioriranno in autunno, come il croco e il colchicum o colco. Così, anche con l’arrivo del freddo la bellezza di una nota di colore spiccherà nella natura a riposo.
Passiamo ora ad alcuni consigli pratici, rimandando eventualmente a letture specifiche o indicazioni di esperti per maggiori approfondimenti.
La profondità alla quale porre il nostro bulbo (sempre con la punta verso l’alto) dipende dalla specie, ma in genere dev’essere circa due volte e mezzo la sua altezza. Per i più grandi possiamo arrivare intorno ai 25 cm. Ricordiamo comunque che la scelta della profondità dipende anche dalle temperature della zona in cui viviamo: se sono particolarmente rigide, meglio “osare” una profondità di qualche cm superiore a quella consigliata, piuttosto che lasciare il bulbo troppo vicino alla superficie a rischio gelate.
È bene che il terreno non formi facilmente ristagni, che possono far deperire i bulbi. Pertanto è consigliabile lavorare la terra per tempo, vangandola per rimuovere eventuali ostacoli come sassi e resti di radici, farla ossigenare a una certa profondità e valutarne la composizione. A un terreno piuttosto pesante e compatto potremo aggiungere sabbia. Per scegliere il punto in cui collocare un bulbo, pensiamo anche alla pianta che nascerà e alle sue esigenze. In genere le bulbose gradiscono la luce solare mitigata dalla mezz’ombra, come avviene quando si trovano alla base di piante più alte, che lasciano passare parte dei raggi. Una posizione ombrosa è adatta a una minoranza di specie originarie di habitat boschivi.
Le piante con steli piuttosto alti risentono di più del vento forte e crescono meglio riparate. Le bulbose vanno comunque protette dalle correnti d’aria, un aspetto al quale prestare attenzione soprattutto se le coltiviamo in vaso su un balcone. Anche nei vasi i bulbi possono regalarci grandi soddisfazioni, con le giuste attenzioni e disponendo magari uno strato ghiaioso o sabbioso sul fondo, per favorire il drenaggio.
Un’alternativa al vaso negli ambienti interni è il contenitore di vetro con acqua. Se optiamo per tale tecnica, solo la parte con le radici dev’essere immersa. Questo posizionamento è reso agevole dai contenitori che si stringono a una certa altezza, delimitando il “punto di partenza” delle radici.
Se invece il nostro bulbo è in un vaso o in giardino, le regole in materia di innaffiature variano da specie a specie; generalmente i bulbi a fioritura primaverile ed estiva richiedono acqua subito dopo la piantumazione e, in seguito, il mantenimento di un certo livello di umidità del terreno.
Quando lo spettacolo della fioritura sarà finito, in alcuni casi potremo lasciare il nostro bulbo nella terra in attesa della stagione successiva, come avviene ad esempio con i narcisi. Spesso invece sarà consigliabile prelevare i bulbi, lasciarli asciugare e conservarli in un luogo fresco e asciutto, magari in un sacchetto di carta o in una scatola di cartone, in attesa di piantarli di nuovo.
Il mondo delle bulbose può riservarci bellissime sorprese, con un po’ di pazienza e di attenzione. Quando i fiori si schiuderanno, sapremo che anche noi avremo contribuito allo spettacolo della natura che rinasce.