Halloween e le sue radici culturali, dalle tradizioni alla cultura pop
di Ugo Cirilli
Nell’immaginario comune Halloween significa ormai festa, maschere spaventose e colorate, “dolcetto o scherzetto”… questa moderna ricorrenza dalla natura largamente commerciale, però, ha origini davvero antiche. Le sue atmosfere inquietanti rievocano infatti tradizioni remote, in cui riferimenti religiosi incontrano leggende, superstizioni e folklore.
Scopriamo l’origine di alcuni elementi caratteristici della festività!
Quell’antica ricorrenza celtica
L’ispirazione originaria di Halloween sembra essere la celebrazione chiamata Samhain, tipica degli antichi Celti che vivevano in Irlanda già nel VI sec. a. C.
Era una festività di fine estate, in un tempo in cui le stagioni venivano stabilite in base al ciclo dei raccolti e alla pastorizia. Con l’arrivo del freddo i Celti conducevano le greggi a valle, oltre a preparare le scorte alimentari per l’inverno. Samhain rappresentava anche il Capodanno celtico, poiché nel calendario di quella cultura il nuovo anno iniziava il 1° novembre. Cosa lega l’usanza remota alla moderna festa, fatta di zucche intagliate, party in costume da fantasma o zombie etc…
Per i Celti il Capodanno era un momento di riflessione sulla vita e sulla morte. I campi erano brulli, tutto sembrava spento, ma la natura continuava a vivere sotterraneamente per rifiorire a primavera. Si credeva che in quell’atmosfera autunnale, quasi sospesa tra la vita e la morte, si aprisse la barriera tra la realtà terrena e l’aldilà. I defunti potevano tornare nel mondo dei vivi durante il Samhain. Così, nella festa il timore si univa alla volontà di rendere omaggio ai propri cari scomparsi. I Celti indossavano maschere e pelli per spaventare gli spiriti malintenzionati, ma lasciavano anche cibo, latte e fiaccole accese, qualora i propri defunti fossero tornati. Con il Cristianesimo, già al tempo dell’antica Roma, questa tradizione venne adattata alla nuova religione. Prese il nome di Halloween, semplificazione di “All Hallows’ Eve”, ossia la vigilia di Ognissanti. Gli elementi originari, come i costumi e le feste, rimasero comunque parte del folklore locale. Furono gli immigrati irlandesi dell’800 a diffondere Halloween in America, dove acquisì nel tempo l’aspetto “pop” che conosciamo.
La zucca intagliata
L’usanza di accendere una fiaccola in un ortaggio scavato, per ricordare i defunti, apparteneva alle antiche tradizioni irlandesi. Allora veniva utilizzata una rapa; gli immigrati giunti in America optarono invece per la zucca, più diffusa e facile da reperire nel Nuovo Continente. L’idea di intagliare nelle zucche espressioni stilizzate e “inquietanti” nacque solo nella seconda metà del ‘900.
Si dice che la lanterna sia ispirata da una leggenda, incentrata sulla figura di un fabbro. Jack, questo il suo nome, era avaro e aveva il vizio dell’alcool. Una sera al pub vide apparire il diavolo, venuto a prendere la sua anima per punirlo. Il fabbro, astutamente, gli chiese di trasformarsi in moneta per pagare un’ultima bevuta, dopodiché avrebbe ceduto l’anima. Il diavolo accettò e venne rinchiuso da Jack in un borsello accanto a una croce d’argento, non riuscendo più a uscire. Fu liberato solo quando promise che, per dieci anni, avrebbe rinunciato all’anima del fabbro. Trascorsa una decade il diavolo si ripresentò: stavolta Jack gli chiese il favore di cogliere una mela, poi incise sul tronco dell’albero una croce. Il suo persecutore, non riuscendo a scendere, si arrese: promise che avrebbe risparmiato al fabbro la dannazione eterna. Quando Jack morì, però, scoprì la condanna alla quale era stato destinato. Rifiutato dal Paradiso per la sua vita scellerata e dal diavolo a causa della promessa, si trovò costretto a vagare senza pace in eterno, un morto nel mondo dei vivi. Quando si lamentò per il freddo e il buio, il diavolo gli lanciò un tizzone che Jack mise in una rapa intagliata. Nacque così la figura di “Jack o’ lantern”, “Jack della lanterna”.
Le streghe
Una protagonista di Halloween e dei suoi costumi è la strega. Ma chi erano davvero le streghe? Molti credono che i processi per stregoneria, conclusi talvolta con la condanna a morte, fossero un fenomeno medievale. In realtà avvennero più tardi, dai primi decenni del ‘400 al ‘700, anche negli USA. Le vittime erano donne accusate di condurre riti superstiziosi, magici o perfino di stampo satanico. Diverse fonti storiche smentiscono però l’esistenza di tali culti: spesso le presunte streghe erano solo donne di origini umili, guaritrici o levatrici accusate di usare la magia nel proprio lavoro. In altri casi l’accusa colpiva figure ritenute “ai margini” come mendicanti, prostitute o persone affette da disturbi mentali, causa di comportamenti bizzarri.
Nel tempo alla figura della strega è stato attribuito un fascino letterario, trasformandola in un simbolo di emancipazione ribelle. Non a caso la serie TV fantasy “Streghe”, ambientata ai giorni nostri, è stata il quinto telefilm americano più seguito in Italia tra il 1991 e il 2011.
Dolcetto o scherzetto!
La tipica usanza che vede bambini e ragazzini bussare alle porte, pronunciando la frase “dolcetto o scherzetto” (in inglese “trick or treat”), è la rivisitazione giocosa di una pratica del Medioevo. Allora infatti i poveri andavano di casa in casa a Ognissanti, offrendosi di pregare per i defunti in cambio di un po’ di cibo.
La diffusione dei costumi
Come abbiamo visto, l’usanza di mascherarsi risale ai Celti. La produzione industriale e la commercializzazione dei costumi di Halloween iniziò però nel ‘900. Negli anni ‘30, in America, questo nuovo settore rappresentò un’occasione di business per molte aziende, piegate dalla Grande Depressione. Si imposero così, attraverso i costumi venduti nei supermarket e nei negozi per bambini, alcune figure tipiche come il vampiro, il fantasma… nel tempo sono nati tanti altri travestimenti, ispirati dal cinema e dalla letteratura horror e fantasy. Oggi si stima che negli USA ogni famiglia spenda in media 38 dollari all’anno per il costume di Halloween.
Come abbiamo visto, quindi, dietro al moderno “rito” festaiolo si nasconde una vera lezione di storia. E se vedrete una fiammella vagare nel buio, chissà? Forse non sarà un ragazzino in cerca di dolcetti, ma Jack o’ lantern…