L’influenza del clima estivo sulla mente
di Ugo Cirilli
Qualcuno ama l’estate con le sue giornate luminose, il clima caldo, l’atmosfera di evasione e relax. Altri invece sopportano poco le alte temperature e la frenesia vacanziera, preferendo periodi dell’anno più miti e tranquilli.
Al di là delle preferenze soggettive, il clima estivo ha effetti scientificamente dimostrati sulla mente?
La scienza ci dà risposte interessanti.
Il buonumore indotto dal sole
In estate trascorriamo più tempo all’aria aperta, rispetto ai periodi freddi. Il meteo è particolarmente sereno, le ore di luce sono tante. Queste condizioni determinano una maggiore esposizione ai raggi solari, che non ha come unica conseguenza l’abbronzatura.
Il sole incrementa nell’organismo il rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore che favorisce sensazioni di buonumore. In inverno abbiamo livelli minori di serotonina poiché le giornate sono meno luminose, ci copriamo di più e la presenza della sostanza nel nostro corpo è inibita da una proteina chiamata SERT.
Naturalmente, questo non significa che fare “bagni di sole” sia una ricetta per la felicità. La sua luce ci dà però una marcia in più, se ci esponiamo con le giuste precauzioni in base al nostro fototipo.
Attenzione agli ormoni… o forse no?
Secondo alcuni dati americani, in estate si registra un aumento dei reati fino al 20%. Una teoria attribuisce questo fenomeno alle oscillazioni ormonali, in particolare all’aumento di adrenalina e testosterone dovuto alla regolazione della temperatura corporea. L’incremento di tali ormoni renderebbe le persone più irritabili e aggressive. Alcuni studiosi propongono però una spiegazione alternativa, molto più semplice: trascorrendo tanto tempo all’aperto, in estate aumenta il rischio di essere presi di mira dai malintenzionati, subendo ad esempio uno scippo. Più che agli ormoni, quindi, dobbiamo prestare attenzione alla sicurezza dei luoghi che frequentiamo.
Troppo caldo? Il cervello fatica
Con il caldo lavoriamo peggio e questo non vale solo per le professioni manuali. Anche gli sforzi mentali risentono delle alte temperature. Uno studio dell’Università di Harvard ha valutato tramite test di logica e calcolo le performance di due gruppi di studenti, in un periodo piuttosto caldo. I componenti del primo gruppo disponevano dell’aria condizionata nelle loro stanze (temperatura stabile intorno ai 21°), quelli del secondo no (la temperatura era di circa 26°). Questi ultimi risultavano più lenti del 13% nei test rispetto agli altri, oltre a commettere il 10% in più di errori.
Questo fenomeno dipende probabilmente dal fatto che il cervello, con il caldo, dispone di minori quantitativi di glucosio, il suo “carburante”. L’organismo ne consuma molto nei processi di regolazione della temperatura interna, perché non si innalzi troppo.
Altre ricerche hanno riscontrato un calo della produttività lavorativa, quando il clima si fa più caldo. Oltre agli aspetti fisiologici, secondo un’ipotesi interverrebbe anche un fattore psicologico. Nella bella stagione aumenta infatti il desiderio di uscire; diventa più stressante e difficile trascorrere ore a lavoro, soprattutto al chiuso.
Sole, cuore e amore
L’estate è una stagione associata anche all’amore e alla seduzione: canzoni, romanzi e film raccontano passioni fugaci o veri innamoramenti…
Non si tratta di un semplice cliché. La scienza ci dice che il clima estivo favorisce la vasodilatazione periferica della pelle, per disperdere calore. Vengono così rilasciati anche i feromoni, sostanze che hanno un ruolo nell’attrazione. Come abbiamo visto, poi, le alte temperature influenzano i livelli del testosterone. Anche in questo ambito dobbiamo poi considerare i fattori psicologici: l’atmosfera rilassata della vacanza, la socialità vissuta di più all’aria aperta predispongono verso nuove conoscenze.
Da quanto abbiamo visto, quindi, il clima e il meteo dell’estate hanno effetti positivi ed effetti negativi. Sta a noi vedere il bicchiere mezzo pieno: sicuramente pensare al freddo dell’inverno ci aiuterà a godere ancora di più del sole estivo, sopportando l’afa!
Questo articolo è un testo puramente informativo e non rappresenta in nessun modo prescrizioni o consigli medici.