Caschetto Mania
di Virginia Torriani
Dicono che sia il taglio di capelli che dona davvero a tutte complici lunghezze modulabili, scalature e colpi di messa in piega: anche nel 2020 è letteralmente Caschetto Mania.
Questo hair style iconico, tanto da essere diventato negli anni cifra di stile di grandi donne – da Coco Chanel a Raffaella Carrà passando da Anna Wintour per arrivare oggi a Jennifer Lopez e Kim Kardashian -, nacque nel 1909 dall’estro creativo e dalle forbici dell’allora coiffeur più in voga diParigi, Monsieur Antoine. Ispiratosi alla figura di Giovanna D’Arco, il parrucchiere e il suo stile ebbero talmente tanto successo che la loro popolarità si diffuse ben oltre i confini della Francia arrivando già prima dell’inizio della Prima Guerra Mondiale fino agli Stati Uniti d’America. Il taglio carré, come allora si chiamava, divenne simbolo di una femminilità moderna, indipendente, emancipata e all’avanguardia, a tal punto che questo stile in breve tempo venne anche conosciuto con il nome di “taglio à la garçonne”.
Ancora oggi il caschetto, che nel mentre ha preso il nome di bob e di long-bob – distinguendo il primo dal secondo in base alla lunghezza sopra o sotto la linea del mento -, si contraddistingue per questa impronta di freschezza e modernità e pur mantenendo una propria identità precisa si presta ad adattamenti in funzione di viso, personalità e look di chi lo sceglie.
Tutto parte dalle proporzioni: lungo oppure corto?
Per i visi più rotondi meglio optare per un caschetto oltre la linea del mento, in modo tale da assottigliare otticamente i contorni del volto. Sì alla riga centrale che verticalizza e chiude la larghezza. È poi utile arricchire il taglio di una scalatura intelligente, anche invisibile, in modo da “sollevare” il centro testa e alleggerire i lati.
Visi allungati dovrebbero invece mantenere la lunghezza all’altezza della mascella per evitare di indurire i lineamenti e garantire ariosità laterale grazie a scalature e ciuffi dall’altezza del naso in giù.
I volti quadrati più che con la lunghezza dovrebbero giocare con la scriminatura dei capelli, optando per una divisa laterale così da spezzare la rigidità geometrica del volto.
Nessuna controindicazione per i volti ovali, che possono letteralmente sbizzarrirsi con questo hair cut.
Per i volti di tutti i tipi resta l’annosa questione: frangia sì o frangia no? Quest’anno è tornata prepotentemente di moda, ma attenzione a scegliere quella giusta per evidenziare i propri punti di forza: se su un viso ovale non ci sono particolari indicazioni, se non quelle di rispettare l’’armonia complessiva, su un volto tondo o quadrato meglio optare per le frange cortissime o lunghissime, in tutti i casi mai ovalizzate ai lati perché l’obiettivo è quello di verticalizzare. Il segreto è poi quello di tagliare la frangia meno larga del volto, con ciocche laterali lunghe che possano stringere e sfilare il viso esaltandolo.
Gran parte della riuscita di questo taglio dipende poi dalla piega che si sceglie di far propria.
Il caschetto liscio è intramontabile per eleganza e glamour: quello perfetto si contraddistingue per un aplomb ultrapiatto e tirato a lucido tanto da brillare. Va da sé che la piastra diventa un alleato essenziale per la riuscita di questa piega come pure i prodotti per un styling a regola d’’arte: dalle maschere disciplinanti da lasciare in posa dopo lo shampoo ai prodotti sigillanti per proteggere il capello dal calore della piastra fino al tocco finale assicurato da uno spray fissante con effetto shine e anticrespo.
Decisamente più sbarazzino il caschetto mosso: onde morbide e disinvolte danno subito un’’aria fresca e easy chic a questo taglio classico. Di più: il bob con le lunghezze leggermente ondulate addolcisce i lineamenti e ringiovanisce il volto, distraendo l’attenzione dai dettagli poco armonici e dalle rughette e dalle piccole imperfezioni di un viso. Per realizzare una perfetta piega ondulata via libera a spume ecreme anticrespo, mentre è meglio evitare balsami e prodotti troppo ricchi e corposi che rischiano di appesantire la capigliatura.