I Mondiali Femminili di Calcio
di Virginia Torriani
Dallo scorso 7 giugno fino al 7 luglio in Francia ventiquattro nazionali – Argentina, Australia, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giamaica, Giappone, Inghilterra, ITALIA, Nigeria, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Scozia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Thailandia – si contenderanno la coppa dell’ottava edizione dei Mondiali femminili, per un totale di 52 partite disputate.
Giocato per la prima volta in Cina nel 1991, il calcio femminile è un movimento in costante crescita: in alcuni paesi, come gli Stati Uniti, è una realtà conosciuta e affermata, mentre in altri, tra cui anche l’Italia, solo di recente si è passati al professionismo. Il Pallone d’oro femminile è stato istituito solo nel 2018: prima c’era il Fifa Women’s World Player of the Year, dal 2001 al 2015. C’è ancora molta strada da fare per raggiungere un’equità nell’esposizione mediatica oltre che remunerativa per le giocatrici: l’edizione 2019 è la più ricca della storia per premi economici stanziati dalla FIFA, che ha pianificato, tra premi di partecipazione e piazzamento, 50 milioni di dollari, 3/5 dei quali dedicati al piazzamenti ottenuti durante la competizione: 4 milioni per la squadra vincitrice, 2,6 per la seconda e 2 per la terza. Niente però in confronto con quelli messi in palio per i mondiali maschili di Russia 2018 dove i primi hanno vinto 38 milioni. Da qui anche la protesta della Pallone D’Oro Ada Hegerberg, che ha rinunciato al Mondiale per denunciare le differenze di genere.
Secondo il regolamento del torneo le 24 nazionali che partecipano al Mondiale sono state divise in sei gironi da quattro. L’ Italia, che torna a giocarsi il titolo dopo un’assenza lunga 20 anni, è stata sorteggiata nel gruppo C e deve vedersela con l’Australia, il Brasile e la Giamaica. Accedono alla fase ad eliminazione diretta dagli ottavi di finale le prime due classificate di ogni girone e le quattro migliori terze. Gli accoppiamenti degli ottavi sono già definiti: la prima classificata del girone E si scontrerà con la seconda del girone D. Nella fase ad eliminazione diretta, in caso di parità dopo i novanta minuti regolamentari, sono previsti i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore.
Tra le favorite per la vittoria finale c’è la Francia, che gioca in casa, il Giappone, che negli ultimi due Mondiali ha disputato due finali, vincendo l’edizione 2011 ai finali contro gli Usa, e appunto gli Stati Uniti, campioni mondiali in carica – hanno vinto la settima edizione in Canada nel 2015 e hanno altre due Coppe in bacheca, 1991 e 1999.
L’Italia? Sul fronte Mondiale è alla terza partecipazione (1991 la prima), mentre l’ultima volta è stata nel 1999. Le quotazioni ranking non la davano inizialmente tra le favorite, ma dopo aver battuto l’Australia le cose potrebbero cambiare. In campo, tra le altre varie giocatrici, Patrizia Panico e Rita Guarino, rispettivamente attuali allenatrici della nazionale maschile Under 16 e della Juventus women. Il ct è Milena Bertolini che ha scelto giocatrici principalmente di Juventus, Milan, Fiorentina e Roma. La capitana è la triestina Sara Gama, ex Psg e ora nelle bianconere vincitrici del campionato di Serie A women. Poi Valentina Giacinti (capocannoniere di serie A col Milan) e Barbara Bonansea (centrocampista della Juventus).